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In collaborazione con la Direzione Generale dei Sistemi Informativi del Ministero della Pubblica Istruzione
Con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Pubblica Istruzione, del Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero dei Trasporti, dell'APAT, dell'ENEA e dell'ANCI
L'ACQUA

LO SMALTIMENTO E LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE
Le acque di scarico contengono sostanze inquinanti provenienti da scarichi civili e industriali. Si dividono in acque nere, acque grasse e acque bianche. Le acque nere provengono dagli scarichi dei servizi igienici delle abitazioni e delle industrie, e contengono rifiuti solidi e liquidi; le acque grasse arrivano dagli scarichi delle cucine, dalle acque utilizzate dalle persone per lavarsi e da quelle contenenti detersivi; le acque bianche sono le acque piovane raccolte dalle canalizzazioni dei centri urbani e inquinate dai rifiuti che si trovano sulle strade. Le acque di rifiuto emanano odori sgradevoli, ma soprattutto contengono microrganismi nocivi, che possono causare malattie. I primi sistemi di smaltimento delle acque di scarico facevano uso di tubazioni sotterranee, per mezzo delle quali i rifiuti venivano convogliati in pozzi profondi; con l'incremento della popolazione e il conseguente aumento delle acque di scarico i batteri si sono sviluppati fino a rischiare di raggiungere la falda acquifera, inquinando le riserve idriche. Per questo le acque devono essere depurate, oggi si smaltiscono a seconda degli inquinanti, e i sistemi di depurazione sono di tipo meccanico, biologico o chimico e fisico.

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