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NEWS

12-01-2007        da greenreport.it
Brevettato il tritarifiuti che aiuta la raccolta differenziata
Quando l´industria lavora per l´ambiente: 'Kambio' è l´elettrodomestico inventato in Italia che può dare una mano per superare le criticità del porta a porta.


CASOLE D´ELSA (Siena). La ricerca in campo ambientale ha recentemente fatto registrare un brevetto italiano che in effetti potrebbe semplificare alcuni processi legati alla raccolta differenziata, proponendo in particolare una compattazione e riduzione (del volume) alla fonte, cioè nelle case, dei rifiuti domestici.

Il brevetto si chiama Kambio e nasce a Casole d'Elsa, in provincia di Siena: si tratta del primo elettrodomestico che compatta e tritura biologicamente i rifiuti di casa eliminando gli odori sgradevoli. Facile da usare, ha l'aspetto e le dimensioni di una comune lavastoviglie (ma nella sua seconda versione entra anche sotto i lavelli) ed è l'unico elettrodomestico al mondo in grado operare una prima lavorazione dei materiali, offrendo alla raccolta pubblica il rifiuto già selezionato e preparato.

Niente a che vedere quindi con i tradizionali tritarifiuti o dissipatori molto in voga negli Usa (che rilasciano poi la poltiglia nella fognatura pubblica, creando spesso problemi agli impianti di depurazione), perché questa macchina raccoglie il rifiuto triturato in una vaschetta che sottoposta alla nebulizzazione di un liquido biologico (prodotto al 100% da enzimi) non emette cattivi odori e può quindi essere svuotata anche una volta alla settimana, per esempio in occasione dell'arrivo del netturbino incaricato della raccolta porta a porta.

«Il prodotto è stato presentato per la prima volta nel 2005 - spiega Marco Santandrea, fondatore di Texa Srl, impresa che fa parte di un gruppo di aziende di famiglia molto note a livello mondiale nel campo dell' automazione e della produzione di macchine speciali - e a partire dal marzo 2007 la versione più grande, che comprende anche il sistema di compattazione delle bottiglie di plastica e dell'alluminio, sarà distribuita col marchio Rex-Elecrolux in tutta Europa, a parte la Germania dove avrà marchio Aeg: sarà quindi presente in alcuni modelli di cucina di serie».

Ma il futuro e il possibile successo di questo brevetto che piace anche a Legambiente ( il consumo è infatti ridotto al minimo, lo stesso di una lampadina da 100watt, grazie ai motori tutti a 24 volt) sta nell'interesse che potrà trovare a livello delle pubbliche amministrazioni e delle aziende di gestione del ciclo dei rifiuti.

«L'interesse è tanto e dal momento della presentazione di febbraio della macchina più piccola - prosegue Santandrea - sono arrivate già diverse richieste per sperimentare il prodotto. Probabilmente partiremo proprio da qui, a Casole d'Elsa: stiamo trattando con il Comune che potrebbe dare un certo numero di macchine in comodato d'uso alle famiglie che si mostreranno interessate e che magari potrebbero avere anche uno sconto sulla tassa sui rifiuti. Nel 2007 contiamo di partire anche in altre realtà, per esempio abbiamo accordi già in fase avanzata con diversi consorzi di comuni piemontesi. Mentre per il futuro stiamo studiando nuove macchine che si adattino alle esigenze della ristorazione».
 
 
 

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