"Raku" è un termine giapponese
che significa "vivere in armonia con le cose e con gli uomini". La tecnica del "Raku" è appunto originaria del Giappone, dove nasce per la produzione delle ceramiche di uso rituale, soprattuto di quelle per la cerimonia del tè, secondo lo spirito della filosofia zen. La ceramica racchiude in sé i quattro elementi fondamentali dell'universo:aria, acqua, terra e fuoco. Questi ultimi nel "Raku" si sposano armoniosamente secondo l'agire dell'uomo ma anche secondo le regole del caso. La tecnica, infatti, prevede che gli oggetti (precedentemente decorati con colori e smalti a base di ossidi e sali matallici) si estraggono dal forno ancora ancora incandescenti, alla temperatura di circa 980° C, nel momento in cui i colori sono allo stato di fusione. Gli oggetti verranno immediatamente inseriti all'interno di un bidone colmo di segatura; appena questa si incendierà, il bidone verrà richiuso, così che i colori si raffreddino in assenza di ossigeno. La mancanza di ossigeno, e la presenza di fumi e anidride carbonica, farà virare i colori e gli smalti in modo imprevedibile e casuale e, con un po' di fortuna, si potranno ottenere effetti di colore preziosi e cangianti.
Gli oggetti sono il risultato della ricerca condotta dagli allievi che, ispirandosi alla ceramica antica, la hanno reinterpretata con gusto contemporaneo utilizzando la tecnica "RAKU"